COME È NATA L'IDEA

Siamo Clara e Marco, due giovani ragazzi che ad Aprile 2020, in pieno lockdown a causa del Covid-19, hanno perso il nonno. È stato terribile non poter svolgere il funerale e ritrovarsi con la famiglia per celebrare l'ultimo saluto.

Telegrammi, lettere, SMS sono arrivati da parte di parenti e amici, residenti in vari comuni italiani, da nord a sud. Messaggi che non tutti i membri della famiglia hanno potuto leggere e la maggior parte dei messaggi sono andati persi, archiviati o finiti in mezzo alle centinaia di chat presenti sui nostri smartphone.

Questa condizione di isolamento in cui ci siamo trovati e l'assenza di uno strumento e di un luogo specifici che consentissero di metterci in comunicazione con i nostri famigliari durante il lutto ci hanno avvicinato a questa idea. Non ci siamo fermati lì. Abbiamo approfondito ed effettuato ricerche che ci hanno consentito di prendere in considerazione molteplici fattori.

Il nostro mondo è profondamente cambiato e molte persone sono costrette o scelgono di lasciare il proprio Paese, allontanandosi dal nucleo famigliare d'origine. Emerge la necessità di restare connessi e in contatto. Questo, infatti, è uno dei molteplici motivi che hanno portato all'aumento del "consumo digitale", in particolare l'uso di Social e App di comunicazione, basti pensare che nella prima metà del 2022 in Italia, Whatsapp è stato usato da una media di 33,1 milioni di persone al mese e Facebook nell'ultimo anno da 35 milioni di utenti.

Facendo un'analisi dei comportamenti degli utenti sui principali social esistenti, abbiamo osservato che chi ha perso una persona cara ed è attivo sui social con una frequenza di pubblicazione di almeno 3 post o storie a settimana, tende a condividere sui social ricordi, pensieri, foto o speciali giornate commemorative del proprio caro venuto a mancare.

Ma gli attuali social non sono in grado di fornire uno spazio consono e totalmente rispettoso di chi non c'è più.

Oggi si tende a vivere lo spazio digitale come riflesso dello spazio reale, strutturandolo in ecosistemi con regole precise. Ci sono luoghi virtuali in cui posso comportarmi in un certo modo e luoghi virtuali in cui alcuni comportamenti non sono accettati. Ci spieghiamo meglio: su un social network pensato per il networking finalizzato al lavoro e alla crescita professionale, è inappropriato pubblicare un post o scrivere in chat con l'intento di trovare l'amore; invece, questo comportamento è appropriato su un social che è stato realizzato per cercare l'anima gemella.

Quando le persone pubblicano pensieri rivolti a chi non c'è più sui principali social, non pensano che su quei social il modello di business si fonda sulla profilazione degli utenti finalizzata alla cessione dei dati a società terze, per scopi pubblicitari; non pensano che il post o la foto del proprio caro venuto a mancare verrà pubblicata magari sotto al post di un altro utente che ha pubblicato la propria foto al mare in costume da bagno.

Usando una metafora non così azzardata: pubblicare una dedica rivolta a chi non c'è più su un qualsiasi social network è come se nella vita reale posizionassimo la tomba del nostro caro dentro un centro commerciale.

Questo è Himissyou: una valida alternativa agli attuali social network che sono stati concepiti con finalità diverse dalla attività commemorativa: costruiti per divertirsi, per coltivare amicizie, per entrare in contatto con brand e prodotti da acquistare.

Himissyou è il primo social network pensato per celebrare -davvero- la vita delle persone che resteranno per sempre nei nostri cuori, uno spazio digitale etico senza pubblicità o persone in costume in grado di dare un'esperienza intima e rispettosa all'utente che la utilizza per ricordare e condividere ricordi del proprio caro venuto a mancare.

Himissyou non è solo questo. C'è un'altra considerazione che abbiamo approfondito.

L'aumento della popolazione nel mondo con una proiezione di 10 miliardi di abitanti sulla Terra nel 2051, sta portando inevitabilmente all'aumento del consumo di suolo, in Italia aumentato del 180% dagli anni '50 ad oggi. La superficie naturale in Italia si riduce ogni anno e questo porterà ad una maggiore attenzione nei confronti di una progettazione più sostenibile delle aree urbane. In Italia, non esenti dal consumo di suolo, soprattutto in relazione all'aumentare della popolazione mondiale, sono i cimiteri. E' da qualche anno che il problema della gestione degli spazi nelle città, incide anche sulla gestione dei cimiteri. Costruire siti dove conservare i corpi dei nostri cari, così come la nostra società lo intende, significa cementificare, disboscare, insomma sicuramente consumare del suolo vergine . Per molteplici motivi, tra cui anche la scarsa disponibilità di spazi nei cimiteri, la pratica della cremazione è in costante crescita , soprattutto nel Nord Italia e nelle grandi città.

IN COSA VUOLE ESSERE D'AIUTO HIMISSYOU

• Di fronte a una dematerializzazione dei luoghi fisici, Himissyou soddisfa il bisogno della conservazione e della condivisione del ricordo del proprio caro defunto, concedendo alla propria rete sociale di esprimere il dolore , soprattutto nei casi in cui non esiste un luogo "pubblico" (ossia il cimitero, a causa della cremazione), dove recarsi per commemorare la scomparsa.
• • Di fronte a una società che vive spesso rapporti sociali e famigliari in condizioni di lontananza fisica (per chi vive in un'altra Regione o addirittura in un altro Paese) Himissyou è una valida piattaforma di comunicazione per unire nel lutto e nel ricordo i parenti geograficamente distanti.
• Recarsi al cimitero ha un importate ruolo nell'elaborazione del lutto, ma chi per motivi di lontananza, tempo o problematiche di vario genere è impossibilitato a farlo? Himissyou offre la possibilità a chi non può svolgere questa attività, di poter commemorare ovunque ci si trovi e in qualsiasi momento.
• Himissyou offre uno spazio virtuale appositamente pensato e rispettoso per lo scopo di unire parenti e amici che vivono un'esperienza luttuosa o post-luttuosa.
• Dato che nella maggior parte delle famiglie di tutto il mondo, il ricordo di un proprio caro si disperde dalla terza generazione -se non addirittura dalla seconda- Himissyou offre una piattaforma in grado di fornire nel tempo una vera e propria genealogia.

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro. Himissyou consente di vivere l'esperienza della commemorazione anche alle persone con disabilità fisica in grado di non poter recarsi al cimitero. Oggi esistono i cimiteri cristiani, ebraici o di altre religioni, insomma un cimitero per ogni religione. Invece Himissyou è una piattaforma inclusiva perché è aperto a tutte le religioni , è infatti possibile pubblicarci post che citano preghiere cristiane, musulmane, buddhiste, ebraiche, induiste, cinesi o atee. È una piattaforma che tutela tutti i profili ricordo, indipendentemente dall'etnia, religione, status economico, identità di genere ed orientamento sessuale sia delle persone ricordate, sia delle persone che ricordano.

11.3 Entro il 2030, aumentare l'urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificazione e gestione partecipata e integrata dell'insediamento umano in tutti i paesi. Himissyou contribuisce a fornire un'esperienza commemorativa alternativa al cimitero , favorendo indirettamente scelte che non agevolano il consumo di suolo finalizzato alla costruzione di cimiteri.
11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo. La cultura è fatta di uomini: i nostri antenati e il loro ricordo contribuiscono a salvaguardare il patrimonio culturale di chi ci ha preceduto e Himissyou possiede anche questa ambizione. Infatti su Himissyou è possibile commemorare anche personaggi importanti della Storia.